giovedì 21 febbraio 2013

LE VIGNETTE DI SICEA: L'ESCALATION DELLA VIOLENZA

Spesso accade che un singolo episodio di violenza, di per sè marginale, scateni una serie di reazioni a catena che portano alla cosiddetta "escalation della violenza": le violenze avvengono in un contesto a spirale dove l’escalation della tensione e l’esplodere della violenza si ripetono nella stessa sequenza.
Il vignettista Michele Benvenuti interpreta e spiega questa spirale in una storia a vignette non priva di humor.
 












sabato 16 febbraio 2013

LE VIGNETTE DI SICEA

Michele Benvenuti, vignettista, ci ha omaggiato di questa simpatica vignetta che ben rappresenta i tempi lunghi della Giustizia italiana.
MEDIATE GENTE, MEDIATE
e.....................................................................buon fine settimana!

martedì 5 febbraio 2013

NOI LA PENSIAMO COSI': LE RISPOSTE SICEA AL LIBRO VERDE SULLA MEDIAZIONE. SERIETA' ED INDIPENDENZA DELL'ORGANISMO E RUOLO DEL MEDIATORE

SICEA ha partecipato e spedito le risposte al Libro Verde sulla mediazione al Ministero e, come è nostra tradizione di trasparenza, vogliamo condividere con il nostro pubblico le risposte che abbiamo fornito e che ben enunciano il nostro pensiero sulla mediazione civile in Italia.
 
Nella speranza che possa fornire uno spunto di riflessione per tutti gli interessati al settore ed un punto di partenza per un proficuo confronto con le forze politiche, pubblichiamo di seguito tutte le risposte SICEA al questionario sul Libro Verde suddivise per argomento.
Quesiti concernenti la stabilità, serietà, riservatezza ed indipendenza dell’organismo di mediazione

Quesito 1: quali parametri ritieni debbano essere presi in considerazione, oltre al numero minimo di dieci procedure di mediazione da svolgere in un biennio, al fine di valutare il rispetto del requisito della stabilità dell’organismo di mediazione?
Considerazione della diversità specifica tra organismi pubblici e privati, disponibilità e professionalità dei mediatori (effettuando eventualmente verifiche sulla regolarità degli aggiornamenti …), adeguatezza della struttura amministrativa

Quesito 2: quale attività dovrebbe essere consentita nelle sedi, principali e distaccate, dell’organismo di mediazione?
Tutte le sedi dell’organismo dovrebbero avere la struttura necessaria per lo svolgimento fisico della mediazione a meno che l’organismo non sia dotato di un ottimo sistema di ODR, inoltre tutte le sedi dovrebbero avere una struttura atta almeno a ricevere le istanze presentate ed effettuare l’accettazione delle domande, l’iter successivo della pratica può esser seguito anche da una struttura unica centralizzata.

Quesito 3: in che termini deve essere configurato il rapporto giuridico ed economico tra l’organismo di mediazione e l’ente di cui eventualmente costituisce articolazione interna?

L’organismo di mediazione dovrebbe essere autonomo

Quesito 4: quali requisiti ritieni di dovere identificare per la valutazione della serietà degli organismi di mediazione?
Affidabilità societaria
Trasparenza di amministrativa
Dotazione di una struttura organizzativa minima
Competenza e multiculturalità del corpo mediatori

Quesito 5: quali requisiti ritieni di dovere identificare al fine del rispetto della trasparenza amministrativa e contabile dell’organismo di mediazione?
Ogni organismo deve regolare in modo puntuale nel proprio organismo il proprio processo amministrativo. Gli organismi che abbiano almeno 10 sedi di mediazione devono operare nel rispetto di un sistema di qualità. 

Quesito 6: in quali aree ritieni indispensabile vi debba essere trasparenza oltre a quelle indicate?
Sullo stato di gestione della mediazione e sui criteri di scelta del mediatore

Quesito 7: attraverso quali indicatori ritieni possa concretamente pervenirsi al rispetto del principio di indipendenza dell’organismo di mediazione? Quali procedimenti di mediazione dovrebbero essere preclusi all’organismo di mediazione di espletare in considerazione del principio di indipendenza?

L’organismo di mediazione deve essere una società autonoma. Può avere un ramo dedicato alla formazione esclusivamente sulla mediazione, ed alle altre procedure ADR, ma non può esercitare attività commerciali.
L’organismo di mediazione dovrebbe essere in grado di occuparsi di qualsiasi tipo di mediazione, avere tutte le competenze necessarie per diventare specialista nella mediazione a 360°

Quesito 8: quali misure ritieni debbano essere adottate affinché possa verificarsi il rispetto da parte dell’organismo di mediazione del principio di indipendenza?

Valutazione dell’indipendenza dei soci fondatori, assenza di legami con altre società, in particolare studi legali

Quesito 9: quale distorsione o problematica applicativa hai rilevato nell’applicazione della disciplina in materia di indennità per il servizio di mediazione svolto?

L’indennità è trattata come prezzo indicativo. Dato che si parla di tariffa le oscillazioni sulla tariffa devono essere ridotte la minimo. 

Quesito 10: quale ritieni debba essere il corretto criterio da seguire per la determinazione del valore della lite, soprattutto in caso di divergenza delle parti, nonché per la individuazione di un unico centro di interesse?

 In caso di beni il valore economico o di mercato dello stesso. In caso di servizi valutazione di un terzo valutatore. Per l’individuazione del centro d’interesse si dovrebbe adottare il criterio della richiesta. In una controversia più parti possono proporre diverse istanze ogni istanza rappresenta un centro di interesse. La coincidenza della richiesta identifica il centro di interesse. 

Quesiti concernenti i mediatori

Quesito 1: quali sono i parametri che dovrebbero essere considerati per valutare la qualità della prestazione svolta dai mediatori?
Il livello di soddisfazione degli utenti, tempi medi di gestione delle mediazioni. 

Quesito 2: ritieni che si possano individuare dei criteri (numero dipendenti, numero di locali a disposizione ecc) per stabilire un rapporto tra capacità strutturale dell’organismo di mediazione e numero massimo di mediatori che possono essere inserito nell’elenco del medesimo organismo? Se si, quali?
Non credo siano criteri pertinenti per l’individuazione di un numero massimo di mediatori iscritti. Sarebbe utile ci fosse una proporzione tra le mediazioni svolte dall’organismo ed il numero di mediatori iscritti ma non a scapito della varietà del corpo dei mediatori dell’organismo

Quesito 3: come deve essere adeguatamente compiuta l’assegnazione dell’affare di mediazione ai mediatori inseriti presso l’elenco di un organismo di mediazione?
La competenza per materia è la base dell’assegnazione al mediatore dell’affare di mediazione. La turnazione continua tra mediatori è pratica che genera indipendenza ed andrebbe incentivata la presenza di un co-mediatore, in cui almeno uno abbia competenza specifica per materia.

Quesito 4: quale specifico obbligo di controllo deve essere configurato a carico degli organismi di mediazione nei confronti dei propri mediatori e, di conseguenza, quali segnalazioni devono eventualmente essere compiute all’autorità di vigilanza?

Imparzialità e neutralità.
Capacità di gestione delle situazioni.
Trasparenza di gestione della mediazione e riservatezza.

Quesito 5: attraverso quali parametri ritieni possa concretamente garantirsi il rispetto dei principi di neutralità, indipendenza ed imparzialità del mediatore?
Verifica del non coinvolgimento specifico e personale nella mediazione in atto.
Firma di obbligo alla riservatezza e al non coinvolgimento con pena di sanzione.

Quesito 6: quali misure ritieni debbano essere adottate per potere verificare il rispetto da parte del mediatore del principio di riservatezza e neutralità?

Misure sanzionatorie in caso di mancata riservatezza e neutralità

Quesito 7: secondo quali criteri l’organismo di mediazione dovrebbe procedere alla selezione dei mediatori da inserire nei propri elenchi?

Formazione e cultura generale, mantenimento di un elenco di mediatori vario, multiculturale e multi competente, aggiornamenti formativi obbligatori

Quesito 8: in che misura ritieni che la previsione del tirocinio possa contribuire a migliorare la qualità della formazione del mediatore e della sua prestazione? Come ritieni debba essere organizzato?
Il tirocinio è uno strumento di apprendimento unico nel mondo delle professioni è essenziale per il mediatore poiché la mediazione si impara innanzitutto al tavolo di mediazione. Dovrebbe essere obbligatorio per il conseguimento del titolo nella fase iniziale come quasi tutte le professioni regolamentate.
Nella mediazione però è stato adottato un criterio irrazionale in quanto mediatori esperti con centinaia di mediazioni al proprio attivo si devono sottoporre a tirocinio per tutta la loro carriera. E’ come voler portare alla frequenza di tirocinio l’avvocato abilitato al patrocinio nelle corti superiori. Questa parte del tirocinio necessita di una rapida e decisiva rivisitazione.
Il percorso potrebbe essere: conseguimento del titolo, partecipazione a 10 mediazioni rispondenti alla propria provenienza formativa e particolari expertise come tirocinante, a questo punto il mediatore è “abilitato” a gestire le mediazioni, ma non singolarmente per il primo anno di attività in comediazione. Trascorso questo percorso formativo sarà sufficiente la partecipazione a corsi di formazione e specializzazione nel triennio di 30 ore.


lunedì 4 febbraio 2013

NOI LA PENSIAMO COSI': LA SECONDA PARTE DELLE RISPOSTE SICEA AL LIBRO VERDE SULLA MEDIAZIONE. PROFESSIONALITA' E CAPACITA' ORGANIZZATIVA DELL'ORGANISMO DI MEDIAZIONE

SICEA ha partecipato e spedito le risposte al Libro Verde sulla mediazione al Ministero e, come è nostra tradizione di trasparenza, vogliamo condividere con il nostro pubblico le risposte che abbiamo fornito e che ben enunciano il nostro pensiero sulla mediazione civile in Italia.
 
Nella speranza che possa fornire uno spunto di riflessione per tutti gli interessati al settore ed un punto di partenza per un proficuo confronto con le forze politiche, pubblichiamo di seguito tutte le risposte SICEA al questionario sul Libro Verde suddivise per argomento.
Quesiti relativi alla concreta verifica del principio della professionalità e dell’efficienza dell’organismo di mediazione
Quesito 1: in cosa concretamente consiste il principio della professionalità e di efficienza degli organismi di mediazione?
Tutela della privacy
Celerità nell’accogliere, gestire e portare a conclusione le istanze di mediazione
Capacità di fornire informazioni rapide e precise
Assistenza all’utente  presenza di un corpo di mediatori aggiornati e di varia estrazione professionale e culturale presenza di mediatori specializzati

Quesito 2: quali requisiti ritieni debba possedere il personale di segreteria dell’organismo di mediazione? Come deve essere organizzato il personale adibito ai vari compiti di gestione del servizio di mediazione?
Il personale deve avere frequentato un corso di formazione ad hoc nel quale sia dedicata particolare attenzione alla gestione di tutto l’iter dell’istituto. Possibilmente il personale dovrebbe essere mediatore civile.
Buona formazione scolastica, conoscenze amministrative di base, ottime capacità organizzative, autonomia di gestione, ottime doti di lavoro al pubblico
Sono indispensabili una segreteria organizzativa che si occupi di gestire l’istanza di mediazione nella sua interezza e dei rapporti con i mediatori, una sezione rendicontazione per quanto riguarda la gestione dell’aspetto economico, un servizio di assistenza ed informazione all’utente ed un organo di verifica del servizio di mediazione

Quesito 3: quali competenze ritieni debba possedere il responsabile dell’organismo di mediazione?

Buone capacità di gestione d’azienda, attenzione alla qualità del servizio offerto, ottime doti relazionali

Quesito 4: quali caratteristiche ritieni debbano possedere i locali dell’organismo di mediazione rivolti all’utenza nonché quelli dove hanno luogo gli incontri di mediazione ai fini della valutazione della idoneità dei locali destinati alla ricezione del pubblico nonché allo svolgimento delle attività di mediazione?
Pulizia ed ordine, presenza di locali e strutture adatte anche ad utenti disabili, presenza di una comoda zona d’attesa.
Il locale adibito allo svolgimento di attività di mediazione dovrebbe essere luminoso, sufficientemente ampio, dotato di un tavolo preferibilmente circolare e di più possibilità di sedute.

Quesito 5: quali attrezzature, dotazioni tecniche e strumentali ritieni debbano necessariamente essere a disposizione dell’organismo di mediazione per la gestione del servizio di mediazione?
Le normali attrezzature da ufficio: fax/telefono, fotocopiatrice, scanner, computer, connessione internet

Quesito 6: quali informazioni ritieni che l’organismo di mediazione sia tenuto a fornire all’utente nella fase precedente all’avvio del procedimento di mediazione, durante il procedimento e dopo la chiusura del medesimo?

L’utente deve essere informato circa l’andamento della sua istanza dal momento dell’accettazione da parte dell’organismo fino alla sua evasione: se l’istanza è accettata o meno, quale mediatore è designato, quali sono le sue competenze,  giorno ora e luogo degli incontri mediazione, esito degli incontri, esito ed effetti della mediazione conclusa.
Inoltre è bene informare l’utente, sin dall’accettazione dell’istanza, sulla procedura di mediazione nella sua interezza: cos’è e come funziona.
 
Quesiti relativi alla capacità organizzativa dell’organismo di mediazione

Quesito 1: quali registri interni è necessario, o anche solo opportuno, che l’organismo predisponga per la gestione del servizio di mediazione?
Registro dei mediatori
Registro delle istanze ricevute
Registro istanze concluse suddiviso per esito

Quesito 2: quali modalità concrete di registrazione è necessario che l’organismo di mediazione predisponga per la compiuta indicazione delle diverse fasi operative del procedimento di mediazione, in particolare rispetto a:
Determinazione certa, in ordine di tempo, della data di presentazione della domanda;  

registro postale o presentazione on line
Calendarizzazione del procedimento di mediazione;
data di ricezione, disponibilità parti e mediatori, disponibilità sede.

Quesito 3: quali modalità di documentazione e di archiviazione degli atti della procedura devono essere osservati dall’organismo di mediazione?
Elettroniche non modificabile. Obbligo di conservare il cartaceo per 2 anni, l’elettronico per 10.

Quesito 4: quali modalità di comunicazione devono essere seguite dall’organismo di mediazione per la verifica della regolarità del servizio prestato?
Questionario cartaceo od on line all’utente circa la valutazione del servizio offerto. Lo stesso questionario può essere sottoposto a tutti i partecipanti alla mediazione (legali, tecnici…)

Quesito 5: quale deve essere il contenuto della lettera di comunicazione che l’organismo di mediazione è tenuto a compiere a seguito della presentazione della domanda di mediazione?

La sua istanza di mediazione è stata “accettata/non accettata”
Se “non accettata” elencare le motivazioni Se “accettata” indicare il nome e le expertise del mediatore designato
Indicare il giorno, il luogo e l’orario proposto per il primo incontro
Fornire tutti i riferimenti per la risposta ed il contatto del servizio clienti
E’ bene allegare alla lettera un libretto informativo circa la procedura di mediazione (potrebbe essere fatto a cura del Ministero, denoterebbe attenzione all’argomento e fornirebbe autorevolezza automatica all’istituto della mediazione)

venerdì 1 febbraio 2013

NOI LA PENSIAMO COSI': LE RISPOSTE DI SICEA AL LIBRO VERDE SUL MANUALE DI QUALITA' DEGLI ORGANISMI DI MEDIAZIONE

Ieri era l'ultimo giorno utile per inviare le risposte al Ministero della Giustizia per contribuire alla stesura del Libro Verde della mediazione civile e commerciale, il Manuale di qualità degli organismi di mediazione.

SICEA ha partecipato e spedito le risposte al Ministero e, come è nostra tradizione di trasparenza, vogliamo condividere con il nostro pubblico le risposte che abbiamo fornito e che ben enunciano il nostro pensiero sulla mediazione civile in Italia.
 
Nella speranza che possa fornire uno spunto di riflessione per tutti gli interessati al settore ed un punto di partenza per un proficuo confronto con le forze politiche, pubblichiamo di seguito tutte le risposte SICEA al questionario sul Libro Verde suddivise per argomento.

Risposte al Libro Verde sul Manuale di qualità degli organismi di mediazione

Quesiti di ordine generale
Quesito 1: quali sono i parametri da verificare al fine di individuare il livello di qualità del servizio prestato da un organismo di mediazione?
La presenza ed efficienza di una segreteria organizzativa con l’individuazione di un responsabile operativo e di una struttura amministrativa che oltre a seguire l’utente supporti i mediatori iscritti.
L’idoneità della struttura al cui interno vengono effettuate le mediazioni.
La presenza di adeguati strumenti di comunicazione ed informazione al pubblico quali: un numero verde, la presenza su internet e l’assistenza via web, la reperibilità telefonica.

Quesito 2: attraverso quali concreti parametri deve procedersi per valutare se il servizio prestato abbia adeguatamente tutelato la aspettative dell’utente?
Valutazione dell’apparato di assistenza all’utente: efficienza e tempestività nel fornire informazioni adeguate alle esigenze dell’utenza, assistenza nell’iter dell’istanza sia in presenza che in remoto, rapidità nell’attivare e gestire le mediazioni.
Valutazione dell’apparato di assistenza al mediatore: assistenza organizzativa ed amministrativa, adeguata formazione ed aggiornamento costante dei mediatori, valutazione periodica delle capacità e conoscenze dei mediatori

Quesito 3: quali fattori sono fondamentali per la scelta di un organismo di mediazione?
L’expertise dei mediatori
La presenza e diffusione sul territorio nazionale
La qualità dell’apparato organizzativo

Quesito 4: quali elementi dovrebbero essere inseriti nel questionario di valutazione finale che deve essere compilato dalle parti?

Soddisfazione complessiva del servizio offerto
Assistenza e informazione da parte della segreteria dell’organismo
Capacità del mediatore nel gestire la situazione
Professionalità della struttura dell’organismo e del mediatore

Quesito 5: quali sono i principali problemi pratici e quali distorsioni applicative hai riscontrato nella gestione e nello svolgimento del servizio di mediazione?
Il mancato coinvolgimento della società civile e del mondo delle professioni agisce come freno all’utilizzazione del servizio.